Nel mio labirinto di specchi
si rifrange il glissando di una cetra orfica!
La mia scettica acatalessia
non mi comporta, invero,
di comprendere se sia lo stesso,
mitico aèdo Orfeo, col suo plettro,
a blandirne le corde!
E laggiù, in quel mio diorama,
in quella mia grande tela di scene dipinte,
dove giochi di luce tutto fanno sembrare reale,
ma dove tutto è una Fata Morgana,
laggiù,
nei penetrali, nei plessi più reconditi del mio labirinto,
avverto, senza vedere,
una liturgia mistagogica che mi centripeta,
che mi coopta,
ma che poi mi centrifuga verso l’ascetica anagogia,
verso la catarsi dell’anima,
unici egressi dalla reclusione della materia!
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Veröffentlicht auf e-Stories.org am 17.03.2010.
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