Mentre tutti parlano di furto e abuso di dati e dei possibili attacchi alle nostre fragili e traballanti democrazie, credo in realtà che il vero pericolo rappresentato da fb sia che alla lunga possa diventare come Infinite Jest, il film annichilente e mortifero che semina piacere e nello stesso tempo terrore e vittime nel romanzo di D.H. Wallace.
Anche qui, la dipendenza è Il grande tema che percorre tutte le pagine del romanzo. Dalle droghe dichiarate a quelle occulte come l’intrattenimento di massa, nelle sue varie forme (mass-media, advertising e show-business).
Il film Infinite Jest, che dà il titolo al romanzo, ben sintetizza la propensione dell’americano medio e oggi - in questo mondo sempre più globalizzato - di tutti gli uomini, di massimizzare il piacere immediato e minimizzare la sofferenza, la tristezza, la disperazione, l’alienazione e la solitudine.
Insomma Infinite Jest rappresenta una sorta di intrattenimento perfetto e, insieme, di subdola consolazione letale.
Purtroppo D.H. Wallace ha deciso di lasciarci prima che il nuovo mostro prendesse forma. Forse non aveva fatto in tempo a prevedere il grande pericolo dei social. In ogni caso, è difficile non cogliere nel suo romanzo, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti, una forte relazione, più che con The Truman Show, come ho di recente scritto, con la ( per molti versi mostruosa ) creatura di Zuckerberg.
Tenetelo a mente, perché avremo presto modo di riparlarne.
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Veröffentlicht auf e-Stories.org am 12.04.2018.
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