Joel Fortunato Reyes Pérez

I colori del tempo.

I colori del tempo
 
La mente è il proiettore della realtà, il pensiero crea la realtà e crea anche il tempo. Spegnere la mente vuol dire spegnere la realtà illusoria e dunque anche il tempo, per trovarci immediatamente nell’assoluto,in quel buco nero dove tutto decade. La coscienza del vuoto è la coscienza dell’essere, mentre quella della creazione è la coscienza dell’esistere, cioè uscire fuori. Nell’essere non c’è tempo mentre nell’esistere ci sono molti tempi.
Anima è il fulcro dell’esistenza, Colei che raccoglie e riunisce Luce ed Ombra, l’esperienza entro la quale si può sperimentare di esser vivo in quanto Lei stessa Vita. Anima è il Ponte tra il Due e l’Uno, tra il bianco e il nero, è il sentiero che comprende ma non coinvolge, è Colei che realizza l’equilibrio e ne fa virtù. Anima è sperimentazione, libertà, Compassione, Gratitudine, Verità.  Comprende il mondo dei sentimenti interiori, delle idee, dell’immaginazione e delle credenze… rappresenta la caducità della vita e la mortalità dell’uomo.
 E’ penoso constatare come le istituzioni scolastiche odierne mirino esclusivamente all’espansione dell’intelligenza e dell’ingegno, ignorando del tutto il carattere e i valori umani. L’origine di un io superficiale risiede in un indebita proiezione nello spazio dell’io autentico, la cui esistenza si svolge nella durata. L’uomo, dunque, dovrebbe rinunciare completamente ad immaginazioni del genere e a paure infondate, che le danneggiano. Anche quando siamo nell’estasi d’amore non ci accorgiamo dello scorrere del tempo. Tutto sembra accadere in un attimo indefinibile, dove non esistono i contorni del tempo.
Per avere la percezione del tempo che scorre, bisogna avere un punto di riferimento, un pensiero, un problema. Senza questi presupposti, non abbiamo alcun sentore di ciò che accade o, meglio ancora, il tempo non esiste. Il primo passaggio si ha quando la molteplicità qualitativa delle nostre sensazioni, che si compenetrano, viene trasformato in una serie di strati di coscienza successivi, distinti gli uni dagli altri.  Il colore può essere caldo o freddo, chiaro o scuro. Questi quattro "suoni" principali possono essere combinati tra loro: caldo-chiaro, caldo-scuro, freddo-chiaro, freddo-scuro. Il punto di riferimento per i colori caldi è il giallo, quello dei colori freddi è l'azzurro. Parte di queste attività spirituali comprende le visioni del mondo sia personali che collettive, fra cui vi sono i miti, le religioni e anche la scienza stessa.

Lo sviluppo della memoria attribuì agli ominidi capacità di immaginare situazioni prima di averne esperienza diretta. Questo segna la comparsa dell’immaginazione. Questo passo evolutivo si accompagnò anche alla capacità di ricordare esperienze passate mediante introspezione.
Con l’immaginazione gli ominidi e gli esseri umani poterono proiettarsi nel futuro e iniziare a pianificare comportamenti sulla base delle regolarità dell’ambiente. Esso può essere diretto o verificarsi per associazione con gli altri sensi. L'effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono. Con vedute così profonde e con un atteggiamento di rispetto verso l'uomo, le bestie, le piante ed i sassi, potete rimuovere i veli dell'ignoranza, della passione, ed inoltre trascendere la virtù della equanimità per ottenere il perfetto equilibrio, lo stadio in cui il giudizio stesso è abbandonato.
Allora diverrete coscienti del vostro vero "se", velato dagli aspetti qualitativi della vostra indole, ossia dalle caratteristiche sulle quali si regge tutto il dramma della vita.
Le persone che non si avvicineranno a  questo, non sono  individui  inferiori a nessuno,  ma solamente hanno deciso o non hanno mai pensato che questo fosse rilevante per loro e lo stile di vita che conducono.
Del resto vige la libertà e come tale è giusto che ogni persona segua la propria via senza mai essere giudicato. Di questa Ragione, motore e realtà della Storia, sono di conseguenza compartecipi la ragione umana individuale e la ragione collettiva (l’ethos) dei popoli…  E’ l’inizio del porsi domande di natura fondamentale. Viviamo nella speranza, che in certi istanti è illusione a colmare il nostro oblio interiore. E’ ormai comune questa sensazione di attesa e impotenza, nel vivere odierno e i dati dicono che questo aumenta sempre più. Ma i dati stessi non evidenziano in alcune circostanze il lato interiore, riferendosi al malessere esistenziale, sviano su elementi esterni legati a tutte le condizioni che hanno un influsso sull’individuo.
Per noi il tempo è lineare, ma se volessimo approfondire l’argomento, vedremmo che è circolare e, ancora di più, ciclico, come un cerchio, dove tutto ritorna all’origine. Spingendosi ancora oltre vedremmo che il tempo è una spirale, una linea lemniscata, come quella del simbolo dell’infinito o del numero otto e che tempi lontanissimi miliardi di anni luce potrebbero essere vicini quanto un giorno di distanza, proprio come nella spirale di Mobius.
 E’ l’inizio della conquista dell’ignoto… una teoria scientifica è vera quando è falsificabile (non quando è verificabile come pensavano i neo-positivisti!), la forza della scienza sta nella sua debolezza, che le permette di progredire all’infinito con sempre nuove teorie…  l’abilissima dialettalità raggiunta dall’interno, escludendo cioè l’inserzione meccanica, superficiale, folkloristica di termini e locuzioni direttamente dialettali.
La nostra autostima cresce in maniera umile, vera e nel tempo porta noi stessi a essere veri. Non ci interesseremo se non siamo diventati importanti, o ricchi, saremo sereni e felici e affronteremo la vita non come corridori che perdono per un attimo la partenza di un treno.
L’affronteremo sapendo che noi siamo un valore che non necessità di appartenenze, e come tale avremo la serenità per vivere la vita accettando quello che accade. Il tempo nell’uomo è tripartito, mentre nell’assoluto non esiste. Noi umani lo esprimiamo attraverso il pensiero, il sentimento e la volontà.
Per chi rimane scettico, sarà difficile potergli  spiegare cosa avvenga in questo, perché come tutte le cose che non hanno un riscontro  visibile a terze persone e  non essendoci uno schema dove si possa descriverne una logica, diventa difficile e capirsti l”unica soluzione rimane provare.

Il senso di disperazione di perdere qualcheduno a cui siamo emotivamente attaccati, ha giocato e gioca un ruolo importante nel plasmare la nostra vita individuale e sociale. Queste nuvole sono al ricordo che il Grande Velo era stato creato per celare la Vera Realtà di tutto ciò che è.
Plasticamente, per rendere il concetto: nessuno mai ha potuto o potrà fermare il moto di una meteora, l’unico modo è farsi meteora a propria volta, e iniziare un moto comune, il più delle volte a distanza (spazialmente parlando), ma da fratelli.  In maniera unica. Irripetibile. Ognuno di noi è unico e irripetibile. Noi siamo i pittori della nostra vita.

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Veröffentlicht auf e-Stories.org am 11.08.2016.

 
 

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